domenica 8 maggio 2016

Wolf, la ragazza che sfidò il destino - Ryan Graudin

Ciao a tutti e benvenuti! Questa è la recensione di Wolf di Ryan Graudin. Premetto che non avendo letto nè trama nè sinossi, ho dubitato per circa 50 pagine di tutte le mie conoscenze storiche xD una nota negativa sulla traduzione del titolo: “La ragazza che sfidò il destino” è un po' banale, avrei preferito lasciassero il nome originale Wolf to Wolf. Detto ciò il libro mi è piaciuto moltissimo, a voi è piaciuto? Voto 4.5/5

Note sul libro e sull’autrice

Ryan Graudin crebbe in Charleston si è laureata al College di Charleston in scrittura creativa nel 2009. E’  l’autrice di The Walled City e la serie young adult di All That Glows, non tradotti in italiano.
Wolf, la ragazza che sfidò il destino (Wolf by Wolf) è il primo di due romanzi, il secondo, Blood to Blood verrà pubblicato in lingua originale il 1 novembre 2016, esiste anche una storia breve di eventi precedenti a Wolf, cioè sugli eventi del Tuor dell’Asse del 1955 tra Luka e Adele, solo in inglese ed in formato Kindle, che potete acquistare qui-->Iron to Iron.
Una breve trama di Wolf: È il 1956 e l’alleanza tra le armate naziste del Terzo Reich e l’impero giapponese governa gran parte del mondo. Ogni anno, per celebrare la Grande Vittoria, le forze al potere organizzano il Tour dell’Asse, una spericolata e avvincente corsa motociclistica che attraversa i continenti collegando le due capitali, Germania e Tokyo. Il premio in palio? Un incontro con il supersorvegliato Führer, al Ballo del Vincitore. Yael, una ragazza sopravvissuta al campo di concentramento, ha visto troppa sofferenza per rimanere ancora ferma a guardare, e i cinque lupi tatuati sulla sua pelle le ricordano ogni giorno le persone che ha amato e che le sono state strappate via...

Recensione No Spoiler

Wolf è un libro ambientato in un mondo distopico in cui Hitler non è ancora morto, il nazismo regna sovrano in quasi tutta Europa ed in Asia fino al Giappone, i campi di concentramento sono ancora attivi e severissime leggi incutono terrore. In questo clima vive la Resistenza, associazione segretissima che pianifica e sogna di spodestare il regime. Tra i membri della Resistenza c’è Yael, una piccola bambina ebrea fuggita dai campi di concentramento. Yael cresce nella rabbia verso un sistema marcio dall'interno che ha distrutto lei e la sua famiglia ma che inconsapevolmente l’ha plasmata come un soldato, pronta a combattere per cambiare le cose. Non voglio dire altro perché non vorrei dare troppe anticipazioni. È un libro ricco di suspense, colpi di scena, ma la cosa che più colpisce di questo libro è che le emozioni sono trasmesse con talmente tanta foga ed intensità che il lettore sembra provarle in prima persona, la rabbia e l’odio della piccola Yael che crescono insieme a lei, la forza ed il coraggio di una ragazza che ha solo la vendetta a cui aggrapparsi. Ha 5 lupi tatuati sul braccio per coprire i numeri da ebrea, 5 lupi per ricordarle tutto quello che il nazismo le ha levato e della la sua missione.
"Quattro ricordi ed un promemoria, il suo lutto era più grande di così, ma quattro + uno era un numero che poteva ricordare. Un numero che poteva gestire senza che la sua enormità la dilaniasse come le chele affilate di un granchio."
Il libro ti trascina ed a partire da metà non si riesce a smettere di leggere, il finale arriva con una potenza che lascia a bocca aperta e senza fiato! Un distopico coi fiocchi perché l’autrice è riuscita a costruire “sui se e sui ma” della storia reale un racconto credibile, le uniche cose che mi hanno lasciato un po' perplessa del libro sono state chiarite nel commento finale dell’autrice e che ho molto apprezzato.
Lo consiglio veramente a tutti soprattutto agli amanti dei distopici. Aspetto con ansia il seguito.

Link per l’acquisto -->Wolf di Ryan Graudin  

Recensione Spoiler


Trama e ambientazione Voto 4.5

Parto subito dalle cose che non mi avevano convinto all’inizio, innanzitutto la scelta di inserire un elemento così fantasy in un’ambientazione così reale. La spiegazione dell’autrice è stata abbastanza esaustiva, perché si, è un elemento che sembra fuori luogo, ma in realtà è una semplice estremizzazione del pensiero della razza pura di Hitler e gli esperimenti nei campi di concentramento erano una cosa reale, perciò mi dichiaro soddisfatta. La seconda cosa è l’idea di un Tour dell’Asse, non mi sembra proprio un'iniziativa che concepirebbe un maniaco dell’ordine e soprattutto una corsa così poco controllata, tanto da permettere il rapimento dei partecipanti, però questo è un mio personalissimo pensiero, quindi sentitevi liberi di commentare il vostro dissenso :). Anche questa scelta alla fine mi ha convinto perché ci ha permesso uno scorcio molto più ampio della realtà inventata, mi è piaciuta la scelta di lasciare ad ogni nazione la sua identità ed alcune delle tradizioni, come la Festa di Primavera. In genere non sono un amante dei finali aperti ma questo mi ha sorpreso veramente in positivo, perché in realtà tutte le vicende ed i rapporti che si instaurano tra i protagonisti, sono in secondo piano, tutto è centrato sulla missione e l’autrice ci distrae a tal punto che anche Yael/Adele accantona la missione per alcuni istanti, ma alla fine tutto torna in ordine, la missione torna il fulcro. Il finale è quasi perfetto, non è il solito lieto fine che ci aspettavamo e quindi stupisce, l’uccisione del falso Hitler è l’accensione della speranza che fa esplodere la Resistenza, non serve che il vero sia morto, il meccanismo è innescato! I continui Flashback sono il completamento del quadro del personaggio di Yael, la sua vita passata, i dolori della trasformazione e la paura di una bambina che ha perso tutto così piccola, una realtà concreta e che purtroppo a volte fingiamo di non comprendere. Anche le trasformazioni sono gestite in modo coerente, come vi sentireste se guardandovi allo specchio non vi riconosceste più? Nessuna identità, i capelli di qualcun altro, i lineamenti di qualcun altro, nessuno tratto somatico che ricordi la vostra provenienza o i vostri genitori, vostra madre che vi chiama mostri; ed è proprio questo odio e questa rabbia innescata con siringhe ed aghi in una bambina così piccola a decretare l’inizio della Rivoluzione: ironia della sorte.

Personaggi: Voto 4.5
I personaggi principali sono 3: Yael, Luka e Felix, anche se in realtà sono ben delineati anche i personaggi secondari, ogni personaggio è concreto e credibile, incorniciato dalla propria cultura e dalle proprie speranze e paure. Mi piacciono le dinamiche tra i tre personaggi principali, nonostante Yael si ponga continuamente dei freni, ogni rapporto acquista un certo spessore tanto che la ragazza-soldato quasi desidera queste relazioni: si abbandona al bacio di Luka mettendo per un solo momento la sua missione in secondo piano, ed inizia a considerare Felix come un fratello. Tutti e due la mettono alla prova, mettono alla prova il suo sangue freddo, la sua determinazione, e Yael vacilla ma è risoluta e decisa, lei deve farcela!

Yael: E’ una forza della natura, lei che sa di poter cambiare le cose, lei a cui il governo nazista ha levato tutto, anche l’identità. I suoi lupi sono tutto ciò che la tiene a terra, che le ricordano chi è veramente e della sua missione. Il dolore di una ragazza che ha visto talmente tante morti che non se la sente di lasciar indietro nessuno dei suoi compagni/avversari durante la fuga dal rapimento, lei che si sente il peso del mondo addosso, ma che ha la forza di reagire, di non essere più una pedina. E’ un personaggio molto interessante da analizzare soprattutto per il dualismo che la caratterizza, Yael il soldato che ricorda le tecniche dell’addestramento, che risponde come le hanno insegnato, che valuta attentamente ogni situazione e Yael la ragazza, quella che ancora conserva una parte di compassione, una parte sentimentale, che le fa desiderare un fratello e che si sente scossa dalla vicinanza di Luka e del suo bacio.

Luka di lui mi ha colpito una frase: in lui c’è molto di più, si perché quello che si intravede è il classico ariano perfetto, con certificato di razza e tutto il resto, muscoloso, atletico, biondo. Il solito belloccio tutto muscoli ma che nasconde dietro la maschera del perfetto nazista una ribellione, una sorta di spaccatura che spero analizzeremo nel libro successivo.

Felix: all'inizio è insopportabile, un po' troppo pedante nei confronti di Yael ma in realtà anche lui si rivela molto diverso, è premuroso e da bravo fratello maggiore sostiene “Adele” in tutto, nonostante i rischi e Yael si sente amata, anche se è un amore non diretto a lei ma alla sua maschera. Mi è dispiaciuto che per tutto il tempo sia stato ingannato, perché mentre Luka apprezza ed entra in sintonia con la falsa Adele, il fratello sembra quasi non accorgersene essendo troppo impegnato a proteggerla.

Scrittura: Voto 5

Nessuna nota negativa, scorrevole, mai banale ma ricca, la scrittrice ha saputo cogliere in pieno le sfaccettature della protagonista ed a trascriverle in modo intenso.

2 commenti:

  1. Ne sto sentendo parlare così bene!!
    Mi ispira tanto e penso proprio che lo prenderò. Speriamo solo che uscirà il seguito!

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    1. Io te lo consiglio molto!! Anche io lo spero, ci sono talmente tante altre cose che vorrei sapere :) In Italia non mi pare sia stata fissata la data ancora, aspettiamo con ansia!!

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