Ciao
a tutti e benvenuti! Questa è la recensione di Wolf di Ryan Graudin. Premetto che non avendo letto nè trama nè sinossi, ho dubitato
per circa 50 pagine di tutte le mie conoscenze storiche xD una nota negativa
sulla traduzione del titolo: “La ragazza che sfidò il destino” è un po' banale,
avrei preferito lasciassero il nome originale Wolf to Wolf. Detto ciò il libro mi è piaciuto moltissimo, a voi è piaciuto? Voto 4.5/5
Note sul libro e sull’autrice
Ryan Graudin crebbe in Charleston si è laureata al College di Charleston
in scrittura creativa nel 2009. E’ l’autrice
di The Walled City e la serie young adult di All That Glows, non tradotti in
italiano.
Wolf, la ragazza che sfidò il destino (Wolf by Wolf) è il primo
di due romanzi, il secondo, Blood to Blood verrà pubblicato in lingua originale il 1 novembre
2016, esiste anche una storia breve di eventi precedenti a Wolf, cioè sugli
eventi del Tuor dell’Asse del 1955 tra Luka e Adele, solo in inglese ed in
formato Kindle, che potete acquistare qui-->Iron to Iron.
Una breve trama di Wolf: È il 1956 e l’alleanza tra le armate naziste
del Terzo Reich e l’impero giapponese governa gran parte del mondo. Ogni anno,
per celebrare la Grande Vittoria, le forze al potere organizzano il Tour
dell’Asse, una spericolata e avvincente corsa motociclistica che attraversa i
continenti collegando le due capitali, Germania e Tokyo. Il premio in palio? Un
incontro con il supersorvegliato Führer, al Ballo del Vincitore. Yael, una
ragazza sopravvissuta al campo di concentramento, ha visto troppa sofferenza per
rimanere ancora ferma a guardare, e i cinque lupi tatuati sulla sua pelle le ricordano ogni giorno le persone che ha
amato e che le sono state strappate via...
Recensione No Spoiler
Wolf è un libro ambientato in un mondo distopico in cui Hitler non è ancora morto,
il nazismo regna sovrano in quasi tutta Europa ed in Asia fino al Giappone, i
campi di concentramento sono ancora attivi e severissime leggi incutono terrore.
In questo clima vive la Resistenza, associazione segretissima che pianifica e
sogna di spodestare il regime. Tra i membri della Resistenza c’è Yael, una
piccola bambina ebrea fuggita dai campi di concentramento. Yael cresce nella rabbia verso
un sistema marcio dall'interno che ha distrutto lei e la sua famiglia ma che inconsapevolmente l’ha plasmata come un soldato, pronta a combattere per
cambiare le cose. Non voglio dire altro perché non vorrei dare troppe anticipazioni.
È un libro ricco di suspense, colpi di scena, ma la cosa che più colpisce di
questo libro è che le emozioni sono trasmesse con talmente tanta foga ed
intensità che il lettore sembra provarle in prima persona, la rabbia e l’odio della
piccola Yael che crescono insieme a lei, la forza ed il coraggio di una ragazza
che ha solo la vendetta a cui aggrapparsi. Ha 5 lupi tatuati sul braccio per
coprire i numeri da ebrea, 5 lupi per ricordarle tutto quello che il nazismo le
ha levato e della la sua missione.
"Quattro ricordi ed un promemoria, il suo lutto era più grande di così, ma quattro + uno era un numero che poteva ricordare. Un numero che poteva gestire senza che la sua enormità la dilaniasse come le chele affilate di un granchio."
Il
libro ti trascina ed a partire da metà non si riesce a smettere di leggere, il finale
arriva con una potenza che lascia a bocca aperta e senza fiato! Un distopico coi fiocchi
perché l’autrice è riuscita a costruire “sui se e sui ma” della storia reale un
racconto credibile, le uniche cose che mi hanno lasciato un po' perplessa del
libro sono state chiarite nel commento finale dell’autrice e che ho molto
apprezzato.
Lo
consiglio veramente a tutti soprattutto agli amanti dei distopici. Aspetto con
ansia il seguito.
Link
per l’acquisto -->Wolf di Ryan Graudin
Recensione Spoiler
Trama e ambientazione Voto 4.5
Parto
subito dalle cose che non mi avevano convinto all’inizio, innanzitutto la
scelta di inserire un elemento così fantasy in un’ambientazione così reale. La
spiegazione dell’autrice è stata abbastanza esaustiva, perché si, è un elemento
che sembra fuori luogo, ma in realtà è una semplice estremizzazione del pensiero
della razza pura di Hitler e gli esperimenti nei campi di concentramento erano
una cosa reale, perciò mi dichiaro soddisfatta. La seconda cosa è l’idea di un Tour
dell’Asse, non mi sembra proprio un'iniziativa che concepirebbe un maniaco dell’ordine e
soprattutto una corsa così poco controllata, tanto da permettere il rapimento
dei partecipanti, però questo è un mio personalissimo pensiero, quindi
sentitevi liberi di commentare il vostro dissenso :). Anche questa scelta alla fine mi ha
convinto perché ci ha permesso uno scorcio molto più ampio della realtà
inventata, mi è piaciuta la scelta di lasciare ad ogni nazione la sua identità
ed alcune delle tradizioni, come la Festa di Primavera. In genere non sono un
amante dei finali aperti ma questo mi ha sorpreso veramente in positivo, perché
in realtà tutte le vicende ed i rapporti che si instaurano tra i protagonisti,
sono in secondo piano, tutto è centrato sulla missione e l’autrice ci distrae a
tal punto che anche Yael/Adele accantona la missione per alcuni istanti, ma alla fine tutto torna in ordine, la missione torna il fulcro. Il finale è quasi perfetto, non è il solito lieto fine
che ci aspettavamo e quindi stupisce, l’uccisione del falso Hitler è
l’accensione della speranza che fa esplodere la Resistenza, non serve che il
vero sia morto, il meccanismo è innescato! I continui Flashback sono il
completamento del quadro del personaggio di Yael, la sua vita passata, i dolori
della trasformazione e la paura di una bambina che ha perso tutto così piccola,
una realtà concreta e che purtroppo a volte fingiamo di non comprendere. Anche
le trasformazioni sono gestite in modo coerente, come vi sentireste se
guardandovi allo specchio non vi riconosceste più? Nessuna identità, i capelli
di qualcun altro, i lineamenti di qualcun altro, nessuno tratto somatico che
ricordi la vostra provenienza o i vostri genitori, vostra madre che vi chiama mostri; ed è proprio questo odio e questa rabbia innescata con siringhe
ed aghi in una bambina così piccola a decretare l’inizio della Rivoluzione:
ironia della sorte.
Personaggi: Voto 4.5
I
personaggi principali sono 3: Yael, Luka e Felix, anche se in realtà sono ben
delineati anche i personaggi secondari, ogni personaggio è concreto e
credibile, incorniciato dalla propria cultura e dalle proprie speranze e paure. Mi piacciono le dinamiche tra i tre personaggi principali, nonostante Yael si ponga continuamente dei freni, ogni
rapporto acquista un certo spessore tanto che la ragazza-soldato quasi desidera queste relazioni: si abbandona al bacio
di Luka mettendo per un solo momento la sua missione in secondo piano, ed inizia
a considerare Felix come un fratello. Tutti e due la mettono alla prova,
mettono alla prova il suo sangue freddo, la sua determinazione, e Yael vacilla
ma è risoluta e decisa, lei deve farcela!
Yael:
E’ una forza della natura, lei che sa di poter cambiare le cose, lei a cui il
governo nazista ha levato tutto, anche l’identità. I suoi lupi sono tutto ciò
che la tiene a terra, che le ricordano chi è veramente e della sua missione. Il
dolore di una ragazza che ha visto talmente tante morti che non se la sente di
lasciar indietro nessuno dei suoi compagni/avversari durante la fuga dal
rapimento, lei che si sente il peso del mondo addosso, ma che ha la forza di
reagire, di non essere più una pedina. E’ un personaggio molto interessante da
analizzare soprattutto per il dualismo che la caratterizza, Yael il soldato che
ricorda le tecniche dell’addestramento, che risponde come le hanno insegnato,
che valuta attentamente ogni situazione e Yael la ragazza, quella che ancora
conserva una parte di compassione, una parte sentimentale, che le fa desiderare
un fratello e che si sente scossa dalla vicinanza di Luka e del suo bacio.
Luka di lui mi ha colpito una frase: in lui c’è molto di più, si perché quello che si
intravede è il classico ariano perfetto, con certificato di razza e tutto il
resto, muscoloso, atletico, biondo. Il solito belloccio tutto muscoli ma che
nasconde dietro la maschera del perfetto nazista una ribellione, una sorta di
spaccatura che spero analizzeremo nel libro successivo.
Felix: all'inizio è insopportabile, un po' troppo pedante nei confronti di Yael ma in
realtà anche lui si rivela molto diverso, è premuroso e da bravo fratello
maggiore sostiene “Adele” in tutto, nonostante i rischi e Yael si sente amata,
anche se è un amore non diretto a lei ma alla sua maschera. Mi è dispiaciuto
che per tutto il tempo sia stato ingannato, perché mentre Luka apprezza ed
entra in sintonia con la falsa Adele, il fratello sembra quasi non accorgersene essendo troppo impegnato a proteggerla.
Scrittura: Voto 5
Nessuna
nota negativa, scorrevole, mai banale ma ricca, la scrittrice ha saputo
cogliere in pieno le sfaccettature della protagonista ed a trascriverle in modo
intenso.
Ne sto sentendo parlare così bene!!
RispondiEliminaMi ispira tanto e penso proprio che lo prenderò. Speriamo solo che uscirà il seguito!
Io te lo consiglio molto!! Anche io lo spero, ci sono talmente tante altre cose che vorrei sapere :) In Italia non mi pare sia stata fissata la data ancora, aspettiamo con ansia!!
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