giovedì 23 giugno 2016

Speciale Hunger Games

Ciao a tutti carissimi lettori, mi scuso per la lunga assenza ma purtroppo in questo periodo non trovo molto tempo per leggere :(

Finalmente sono riuscita a leggere Hunger Games, avevo in lista i libri da moltissimo tempo e non appena arrivata alla fine mi sono chiesta: perché non li ho letti prima? Non voglio fare una recensione per elencare cosa mi è piaciuto perché questa saga è senza ombra di dubbio un 5/5, ma visto che la conosciamo tutti vorrei concentrarmi sull’aspetto politico-sociale della saga. Partiamo dall'inizio!!

Cosa sono gli Hunger Games? Sono giochi, ideati dal Presidente di Capitol City alla fine della rivolta per dare una lezione: insegnare agli abitanti dei distretti a non sfidarla mai più, a non ribellarsi, a non mettersi contro chi ha il potere. La cosa che più mi ha colpito di questo gioco è che, a parte le uccisioni, non è tanto distante da un Grande Fratello o un’Isola del Famosi, chi piace al pubblico va avanti, chi risulta noioso perisce, la gente vota, gli sponsor mandano aiuti o gli strateghi catastrofi, si improvvisano storie d’amore o si immaginano, chi si “meriterà” di vincere la prossima volta?

Chi è Katniss? La ghiandaia imitatrice, nata nel distretto più povero di Panem, si immola per la sorella, per salvarla da una morta certa e brutale. La piccola Katniss diventa il simbolo della rivoluzione, lei che voleva solo proteggere la sua famiglia ed il ragazzo che le ha salvato la vita da piccola dandole del pane. In una città in cui sono tutti abituati alla morte passiva dei tributi, una ragazza che non accetta la sua condizione fa scalpore, e non passa inosservata agli occhi di chi ha visto morire centinai dei suoi amici e vicini per un pezzo di pane in più; è la minaccia per il precario equilibrio fondato sul terrore. Ma Katniss sa che per rimanere in vita e sostenere la sua famiglia deve fare parte dello spettacolo, tanto che prova anche una sorta di eccitazione la prima volta che appare in pubblico, ha voglia di piacere e di stupire, ed è proprio la sua faccia tosta e il suo coraggio a renderla la preferita tra i tributi.


Cos’è Capitol City? E’ una città super ricca e tecnologica, ma dedita a frivolezze e superficialità, apparentemente senza difetti per gli abitanti dei distretti. Ma chi sono gli abitanti di Capitol City? Schiavi della moda, dei vizi e del lusso. Liberi di poter indossare indumenti eccentrici, avere pelli verdi o tigrate, ma in cosa lo sono veramente? Non possono avere opinioni, non possono avere pensieri indipendenti, sono schiavi della televisione, schiavi della società che li ha abituati a percepire gli Hunger Games come passatempo, sono talmente indottrinati e schiavizzati nella mente a non riuscire ad avere un senso critico. Ma voi condannereste gli abitanti di Capitol City? Katniss non li condanna, anzi li capisce e li considera come “animaletti”, in tutto e per tutto obbedienti. Capitol City non è altro che un’estremizzazione della società attuale, una società non italiana, non Americana ma mondiale. Non siamo forse noi talmente abituati alle tragedie a non sfiorarci nemmeno finché non arrivano vicino a casa nostra? Non siamo forse noi che non ci interessiamo di nulla ma continuiamo a lamentarci di futilità? Non siamo forse noi incantati ed ingannati dai nostri politici che promettono la luna? Non è forse questa la società dell’apparenza, dove è l’importante è comprare un capo firmato? E non siamo noi che dopo una giornata a scuola o lavoro ci mettiamo a tavola e mangiamo con la tv accesa senza parlare, perché cenare senza tv accesa è diventato insopportabile? Quanti giovani e adulti schiavi della tecnologia, che arrancano per la corsa all’ultimo modello, per essere i primi e i più appariscenti. Gli abitanti di Capitol City sono noncuranti di ciò che sta oltre un palmo da loro, di chi è più povero, di chi è più debole, sprecano il cibo e le risorse prodotte con grande fatica dai distretti, lo sfruttamento di molti per la ricchezza di pochi, niente di diverso dallo sfruttamento dei territori africani per il petrolio, lo sfruttamento dei bambini in Asia per fabbricare i palloni della serie A o senza andare troppo lontano, buttare quintali di alimenti dal supermercato perché la legge vieta di venderli il giorno dopo. Siamo veramente così lontani dagli abitanti di Capitol City che tutte le sere vanno a dormire contenti e soddisfatti mentre la maggior parte degli abitanti di Panem fa la fame? Ed in tutto ciò noi dovremmo sentirci bene, perché siamo nati dalla parte giusta del muro, siamo nati nel continente giusto.

La critica della Collins è diretta a tutta questa società dell’apparenza, alla manipolazione dei media, con pubblicità ingannevoli, filmati finti che ti fanno credere che le leggi funzionano, che seminano l’odio raziale. Il video finto che racconta la distruzione del distretto 13, per mantenere in piedi l’equilibrio del terrore. La censura dei programmi, non si può parlare di ciò che non è approvato, non si può mettere in discussione Il Presidente. Attualmente il telegiornale dice solo quello che la gente vuole sentire, dati falsati, notizie a metà, video modificati per distrarre, mentre velatamente (ma non troppo) muore la democrazia.

Chi sono i Ribelli? Stanchi della schiavitù e stanchi della sofferenza, sono gli abitanti più coraggiosi di Panem che covano vendetta da anni ed aspettavano il momento giusto per agire, Katniss è la goccia che scatena la ribellion. Ma la vita nel Distretto 13 non è molto diversa, disciplina e ordine, chi sgara viene punito severamente, se rubi un pezzo di pane vieni punito, molto diverso dal regime dei Pacificatori? Abbiamo dei video di propaganda girati in studio, con una Katniss attrice e un capo ubriaco di potere e con manie di controllo. Abbiamo strateghi senza scrupoli come Gale che, nonostante sia stato dalla parte dei deboli per tutta la sua vita, non ci pensa due volte a fare una strage di innocenti. Abbiamo la trappola finale in cui muore Prim, un trucco per ingannare ed uccidere perché nella lotta al potere non c’è spazio per misericordia e compassione. La storia ce lo insegna, ad ogni grande crisi segue una rivoluzione! La cosa che colpisce è che tra i ribelli ci sono anche abitanti di Capitol City, perché quello che da fuori appare perfetto dentro è tutt’altro, il sistema è marcio dall’interno.

Ovviamente i temi trattati dalla Collins in Hunger Games non sono niente di nuovo né niente di intrinseco, sono temi alla portata di tutti ed alla luce del sole. Mi è piaciuto però fare questa cosa un po' diversa perché mi preme che il romanzo non venga banalizzato e che si riduca al triangolo amoroso Katniss-Peeta-Gale perché Hunger Games è molto di più, è l’analisi di una società malata e perversa che si può adattare ad ognuna delle nostre, è la denuncia di poteri oppressivi, di censura, di non libertà. Mi piacerebbe che tutti leggessero questa saga non considerandola un Young Adult come molti altri.

Fatemi sapere cosa ne pensate, se avete notato altri particolari oppure se non siete d'accordo! Lasciate un commento :) 

Vi lascio con il video della canzone stupenda che canta Katniss in Hunger Games, Il canto della rivolta



3 commenti:

  1. Ciao! Mi piace molto questo articolo, mi piace molto anche la tua visione e per fortuna hai scritto tu stessa che i temi non sono nulla di nuovo o originale... Molte discussioni che ho su HG sono con persone che ritengono questo sia il libro migliore con questi temi, un'assoluta novità e cose così... In realtà non è così, ma è assolutamente palese ciò! Evito di citare 1984, Brave new word o Battle royale (ups, forse l'ho fatto xD) e vado subito al mio pensiero :D Spero di non offendere nessuno!!!
    Ho letto questa saga tutto d'un fiato, ma non l'ho apprezzata così tanto come molti altri. La scrittura non è delle migliori secondo me, la protagonista è sopravvalutata (la vedo un po' piatta, una macchietta che hanno fatto diventare un'icona) e ho visto troppo il triangolo d'amore... Non so, forse è proprio questo trope che non me l'ha fatto apprezzare, ma per me era troppo palese e non lo sentivo necessario :/ Inoltre, io sono Team Gale :O
    In ogni caso non mi è dispiaciuta, forse la rileggerò per cambiare idea, ma non penso avverrà presto xD
    Bellissimo articolo, ribadisco!
    Ciao!
    -G

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    1. Ciao innanzitutto e grazie per i tuoi complimenti!! :)
      Se devo essere sincera il modo di scrivere mi è piaciuto molto, mi ha colpito moltissimo lo stile "cronaca" in prima persona perchè non mi capita molto spesso, in più per quanto i temi non siano una novità il modo in cui sono stati affrontati lo sono (almeno per i libri che ho letto fin'ora) e per questo mi è piaciuta così tanto. Certo è innegabile che ci siano alcune forzature, e anche che alcuni cose che andavano gestite diversamente, soprattutto il triangolo amoroso che, sono d'accordo con te, è stato tirato troppo per le lunghe! Comunque le mie "votazioni" sono legate per lo più alle sensazioni ed alle riflessioni che mi provoca il romanzo, nonostante io sia una trovatrice di difetti di professione per Hunger Games ho lasciato correre per concentrarmi sui pregi che me l'hanno fatto amare!
      Ciao e grazie ancora :)

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  2. Ciao! Mi piace molto la tua recensione e sono d'accordo con te su molti aspetti. Tuttavia vorrei esprimere il mio parere su alcuni versi che sono stati tirati spesso in ballo (non mi riferisco a te :D). Ho letto la trilogia in lingua originale e probabilmente il motivo per cui qualcuno non ama la "scrittura" di Collins è dovuto alla traduzione in italiano! Ti assicuro che avendolo letto in inglese è stato un'emozione unica! Ho provato di tutto: la tensione, la paura e persino tristezza. Non sono d'accordo sulla critica al triangolo amoroso, non è stato così centrale come tutti pensano! Io l'ho interpretato come uno "spiraglio" di luce e speranza in un contesto politico tragico e opprimente. E' ovvio che non si può paragonare a Nineteen Eighty-Four di Orwell, a Brave New World di Huxley, o a Fahrenheit 451 di Bradbury.. Credo che la stessa autrice ne sia consapevole, ma c'è da dire anche che la stessa abbia tratto molti aspetti da questi "pilastri" distopici. I temi non sono una novità, è vero, ma è innovativo il genere che, pur traendo spunto dalla distopia, ha dato voce al genere femminile e fidati, non è poco. Sono rimasta delusa dalla versione cinematografica, ma solo per l'omissione e manipolazione di alcuni dettagli.. per il resto Cast magnifico e scene da urlo! Un saluto a te :*
    -M

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